L’obiettivo è stato rivolto soprattutto agli appartenenti a famiglie di dipendenti pubblici e quindi stipendiati perché negli ultimi anni, più di altri hanno avvertito questa crisi ed hanno dovuto rinunciare a quei benefici di cui prima godevano, come semplicemente andare al cinema o in vacanza, o partecipare a dei corsi formativi oppure, più grave, rimandare una visita medica di controllo e tanto altro ancora . Ecco, noi vogliamo restituire alla vita di ognuno quella qualità che prima aveva e si merita.

Abbiamo scelto la formula dell’ONLUS perché meglio si addice al nostro progetto non ultimo per le agevolazioni fiscali e la possibilità di intervenire nel terzo settore verso persone meno abbienti e perseguire finalità di solidarietà sociale.

Sono in via di perfezionamento i gruppi di acquisto solidali, i cosiddetti G.A.S. che ci consentiranno l’acquisto di grossi quantitativi di beni di consumo e servizi per i soci, con sconti sorprendentemente elevati, venendo meno l’intermediazione con l’approvvigionamento direttamente alla fonte. Lo stesso dicasi per la fruizione di alcuni servizi che, abitualmente, tutte le famiglie utilizzano quali: palestre, piscine, cinema, discoteche, lidi balneari, corsi di sostegno, asili nido, centri ricreativi, centri benessere per i quali prevediamo di stipulare delle convenzioni con costi inferiori al prezzo di mercato.

A medio e lungo termine ci prefiggiamo di acquisire sul territorio nazionale immobili confiscati per adibirli ai fini sociali. Vogliamo anche attuare un progetto di comune assistenza e consulenza agli aderenti in difficoltà.

L’Associazione non è blindata.
La struttura democratica consente agli iscritti, secondo lo statuto, di poter raggiungere cariche elevate in seno alla stessa.

Siamo inoltre apolitici ed apartitici.